Principi Organizzativi
Nelle esperienze comunitarie per minori, della Comunità Educativa “CRISALIDE”, diventano irrinunciabili alcuni principi organizzativi:
- Comunicare, testimoniare e vivere insieme ai minori coinvolgendoli attivamente, secondo i valori della cristianità propri della Comunità Educativa “CRISALIDE”. In questo senso restituisce centralità agli utenti, in alternativa a trattamenti semplicemente di custodia, di contenimento o tutela;
- Allontanare solo in casi estremi il minore dalla realtà sociale in cui vive. Solo così è possibile aiutarlo a rendere solide le basi della propria identità e a ritrovare, eventualmente, le radici della sua storia e della sua famiglia;
- Mantenere e rendere possibili i rapporti positivi di cui ogni minore gode;
- Far funzionare “la cosa” come ogni famiglia, in modo che il minore possa muoversi con libertà, nel rispetto di sé e degli altri;
- Organizzare il tempo del minore, pianificando le attività educative, culturali, di sostegno, di socializzazione, ecc., con regole chiare e condivise e in maniera adeguata e funzionale alla sua età ed alla sua crescita globale;
- Garantire un rapporto diretto con adulti capaci di costruire con loro una storia, rassicurandoli e sostenendoli anche nei momenti di crisi, senza sostituire le figure parentali;
- Garantire il rispetto della cultura e della religione di provenienza, favorendo allo stesso tempo l’integrazione con il contesto locale ospitante;
- Assicurare la continuità progettuale fino al raggiungimento di un’adeguata autonomia, accompagnando eventualmente il giovane anche oltre la maggiore età.
Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.)
Successivamente ad un periodo d’osservazione del minore, si redige un “Progetto Educativo Individualizzato” (P.E.I.) sulla base delprogetto comunitario globale e delle indicazioni dei servizi committenti. Il Progetto Educativo Individuale, il cui scopo è quello di favorire il massimo sviluppo della personalità dei minori, sostenendolinel perseguire autonomamente un personale progetto di vita, si configura attraverso percorsi diversificati che valorizzano il protagonismo, le esigenze e gli interessi dei minori accolti.
In linea generale comprende:
- Una mappatura delle risorse personali, familiari edel territorio, delle capacità espresse e inespresse;
- La rilevazione dei bisogni e specialmente delle aree di difficoltà a partire dalla valutazione cognitiva, affettiva e sociale del minore e dal motivo del suo ingresso in Comunità;
- Eventuali prescrizioni del Tribunale per i Minorenni e suggerimenti del Servizio Sociale cui il minore fa riferimento;
- Le modalità di rapporto con la famiglia d’origine;
- Una previsione sulla durata dell’inserimento;
- Eventuali forme di assistenza sanitaria;
- Una programmazione comprendente modalità, fasi, tempi e obbiettivi di un percorso di recupero e di crescita a breve ( gestione della giornata, compiti all’interno della Comunità, utilizzo del tempo libero, iniziative di socializzazione e di sostegno, ecc.) e a lungo termine (Scuola o Lavoro, attività sportive collettive od individuali, partecipazione ad associazioni locali, corsi di formazione, ecc.);
- La verifica periodica degli obiettivi con eventualeaggiornamento degli obiettivi o revisione delle metodologie di azione.
Il P.E.I. è uno strumento essenziale di valutazione sia nei confronti dei progressi del minore, sia verso le metodologie adottate dall’ équipe educativa.
Organigramma
L’Organigramma della Comunità Educativa “CRISALIDE” è così composto:
La Comunità si avvale in maniera interdisciplinare di apporti clinici, psicologici, psichiatrici, pedagogici e sociali, anche con il coinvolgimento della famiglia al fine di rispondere in maniera differenziata ai bisogni dei minori affidati. Tutto il personale impiegato, compresi gli Educatori, Assistenti, Ausiliari e Volontari, è coinvolto, insieme al Coordinatore della Struttura, nel programma educativo e nella gestione delle attività. Ciascuno secondo le proprie competenze e nel rispetto delle proprie mansioni, collabora e interagisce in modo sinergico, per il raggiungimento degli obbiettivi della Comunità secondo le direttive del Responsabile, dei Servizi Sociali e delle Autorità affidanti. La turnazione degli Operatori e dei Volontari è ispirata a criteri quali l’accoglienza, la condivisione, la continuità educativa e il contatto umano tra tutte le persone che, con ruoli diversi, vivono nella stessa casa. Il personale dipendente è inquadrato secondo le vigenti norme contrattuali.
Strutturazione del Tempo
La gestione del tempo è lasciata ai rapporti interpersonali diretti e alle normali priorità d’orario che caratterizzano un qualunque nucleo familiare. Gli orari si autodeterminano come in tutte le famiglie secondo le priorità e necessità di tutti i membri. È data una forte priorità all’inserimento dei minori nelle scuole, nel mondo del lavoro, nelle associazioni sportive, giovanili, parrocchiali e di volontariato. Le azioni quotidiane, le piccole responsabilità e gli impegni affidati a ciascuno (il tempo dedicato alla pulizia della propria camera, degli ambienti comuni, del vestiario), assumono una forte valenza educativa funzionale alla crescita e alla gestione autonoma dei minori. L’organizzazione della giornata, inoltre, scandita da precise attività, con il loro regolare susseguirsi, assicura stabilità, ordine e senso di protezione ai minori ospiti della Comunità.
Sveglia, colazione, pulizia personale.
Attività di laboratorio interno o frequenza scolastica secondo l’orario curriculare.
Preparazione pasti e pranzo.
Riposo e pulizia cucina e della camera.
Attività dopo scolastiche e/o formative e laboratoriali.
Attività sportive o ludico-ricreative.
Preparazione pasti e cena.
Pulizia cucina e tempo libero (telefonate, visione TV, igiene personale, hobby, ecc.) Riposo notturno.